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I dati sono noti, passati quasi inosservati a sinistra, lasciati
galleggiare, messi in un limbo.
Eppure sono dati gravissimi: in Italia i
bambini italiani sono sempre di meno, risucchiati dalla crisi
economica, cancellati dalla paura dei genitori di non farcela, una bocca
in più da sfamare, una vita da portare avanti tra mille difficoltà.
Il
calo delle nascite dura da qualche anno ma adesso si è raggiunto il
record negativo, cinquemila neonati in meno nel 2014 rispetto all’anno
precedente ma non solo. Diminuiscono anche i cittadini italiani nel loro
complesso, anche in questo caso con cifre da allarme rosso: come
certifica l’Istat, sono 125mila in meno rispetto all’anno scorso.
Italiani si nasce? sempre meno
«Il calo delle nascite record registrato dall’Istat è una notizia grave quanto quella della crisi economica» ha detto Fabio Rampelli,
capogruppo di Fratelli d’Italia. «Due aspetti strettamente legati e che
desta massima preoccupazione. Ma mentre sulle politiche economiche
possiamo senz’altro affermare che Renzi sta sbagliando tutto, sulle
politiche demografiche è anche peggio: non sta facendo niente. È
indispensabile un cambio di rotta: altro che bonus bebé. Occorre
procedere sulla strada dell’introduzione del quoziente familiare, della
detassazione per i genitori che mettono al mondo il terzo figlio fino al
compimento di 18 anni, dei tempi di conciliazione lavoro-casa, della
costruzione di asili nido, e del bonus per l’acquisto della prima casa».