sabato 13 ottobre 2012

Dal Pdl I Municipio una delibera per salvare Centro Storico da decreto Monti



(Meridiananotizie) Roma, 09 ottobre 2012 – Salvare le attività commerciali ed artigianali daldecreto legge n. 1/2012 sulle liberalizzazioni delle attività economiche che entrerà in vigore il 1 gennaio 2013 se le Regioni o i Comuni non si doteranno di un proprio regolamento. Questo l’obiettivo della proposta di delibera promossa dai consiglieri del I Municipio Augusto Caratelli, primo firmatario, Fabrizio Sequi, Marco Veloccia, Valerio Lipardi per preservare ilCentro Storico di Roma dal degrado dovuto soprattutto al crescente fenomeno dell’abusivismo commerciale.
Rione Celio, Monti, Castro Pretorio, Ripa, San Saba ed Esquilino le aree interessate. “Un’iniziativa che va nella direzione giusta” ha dichiarato il capogruppo Pdl del I Municipio, Stefano Tozzi. Il Presidente della Consulta sul Commercio del I Municipio, Maurizio Forliti, si è detto favorevole alla delibera seppur consapevole della complessa situazione. A sostegno della delibera le categorie del commercio e dell’artigianato del Municipio Roma Centro Storico.

Pena di morte in Iran


Clicca sul link per ascoltare l'intervista

Secondo i dati di Amnesty International, l'Iran risulta secondo dopo la Cina 
per esecuzioni attraverso la Pena di morte.
 Abbiamo deciso di intervistare il responsabile di Radio Irib, emittente iraniana, 
per capire se questi dati corrispondono al vero.

martedì 9 ottobre 2012

Quello che siamo


Invito al viaggio




da laboratorioaslan.blogspot.com


Dietro ogni angolo si nasconde un viaggio. Ogni momento della vita potrebbe essere quello giusto per partire. Ovunque ci sia un popolo, un'identità e delle tradizioni legate ad un territorio è possibile esplorare un mondo. Sarebbe sbagliato cercare di stabilire quale sia il più bello o il migliore, sarebbe il primo passo verso una gerarchia di identità locali che non renderebbe giustizia alla nostra convinzione dell' “unità nella diversità”. Ciascuno ha il suo “cielo d'Irlanda”...

Il primo passo per un viaggiatore è capire che da quel posto è possibile imparare qualcosa, che dietro all'apparenza ci sono delle radici profonde che, assieme alle mie, contribuiscono a mantenere saldo il terreno della Tradizione, che non esistono solo i circuiti commerciali del turismo per i turisti ma esistono anche percorsi destinati ai viaggiatori.

Il concetto di percorso è molto semplice, quasi banale direi: esiste un punto di partenza ed un punto di arrivo, autentico o presunto che sia, il tragitto lo fissi tu. Ed è questa un'espressione di massima libertà in quanto ci si può affidare ad una persona oppure ci si può affidare a se stessi, alle proprie sensazioni. Il presupposto è sempre lo stesso: la fiducia. Bisogna partire, lasciando il proprio approdo sicuro, cercando un qualcosa che non si conosce, attraverso una strada ignota. Ed è grazie a questo vivere che si sviluppa tra noi e le persone di quel luogo quella fiducia che ci porta alla condivisione, al sentire comune, alla Comunità. Non di rado si parte per un motivo o per un obiettivo e si ritorna con una diversa consapevolezza, cresciuti, con un pezzo di vita in più.

La definizione di viaggiatore invece ci permette di dare una filosofia al movimento. Il semplice turista vuole solo soddisfare i propri bisogni contingenti, le ragioni principali (anzi, fondamentali) che lo hanno spinto a viaggiare. Il viaggiatore invece ha una concezione diversa: ha delle radici nella propria patria, sa chi è e chi sono i suoi padri ma in più ha la consapevolezza che oltre al suo muro di casa ci sono altre radici ed altre patrie di altri uomini come lui. E le vorrebbe conoscere. Quindi tra turista e viaggiatore ci sono due differenze: le motivazioni e la consapevolezza.

USCITE, VIAGGIATE, ESPLORATE, RIFLETTETE E CRESCETE !

Riscoprire le radici dell'Europa passa anche dalla condivisione di vita e di vissuti. A voi la scelta: essere turista o essere viaggiatore. Da questi piccoli gesti nasce la nostra risposta alla crisi ed al nulla che avanza: essere Comunità oggi più di ieri, domani più di oggi.

Meloni: No cooptazione, primarie a tutti i livelli


da laziocom.com
''Lo scandalo del Lazio e la crisi dei partiti ci dovrebbero insegnare che il male assoluto e' la cooptazione. L'Italia ha bisogno di idee e di persone libere, oneste, non dei leccapiedi. La degenerazione e' figlia delle oligarchie dei partiti''. Lo dice Giorgia Meloni in un'intervista alla Stampa.
Per l'ex ministro e' ''semplicistico dire 'azzeriamo tutto', 'rottamiamo la classe dirigente''', il problema a suo avviso ''non e' anagrafico, anche perche' - afferma - se la selezione della nuova classe dirigente avviene attraverso i casting, la bellezza, la telegenia, i curricula e le liste bloccate, siamo punto e a capo''.
Giorgia Meloni invita a ''rompere i chiavistelli che tengono chiuse le porte delle segreterie di partito: tutte le decisioni devono passare da consultazioni popolari - precisa -. La selezione delle candidature, da quella del premier a quelle dei parlamentari, dei consiglieri regionali fino ai sindaci, deve avvenire attraverso le primarie. Non capisco il nervosismo di alcuni dirigenti del Pdl quando dico che anche la candidatura alla premiership di Berlusconi deve passare per le primarie, ma cos'e', lesa maesta'? Se fossi in Berlusconi pretenderei di essere scelto con le primarie. Poi le preferenze, che e' il metodo che consente di far scegliere gli eletti agli italiani. Almeno fino a quando i partiti funzioneranno davvero''.
Anche il futuro candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio ''deve essere deciso dai cittadini con le primarie. Nessuno dovra' deciderlo nella stanza di un palazzo romano''.