di Giorgia Meloni
I primi dati delle elezioni amministrative francesi sembrano le linee
impazzite di un sismografo durante uno tzunami. Ed è un vero terremoto
quello che ha investito ieri la Francia: il Fronte Nazionale sarebbe in
testa in almeno sei regioni ed è sicuramente il primo partito
d'oltralpe. Sono stati travolti i Républicains di Sarkozy e sono stati spazzati via i socialisti di François Hollande.
Si tratta di elezioni amministrative, è vero, ed è possibile che si riformi tra tutte le altre forze politiche, come già accaduto in passato, il sedicente “fronte repubblicano” per impedire la vittoria del FN al secondo turno.
Si tratta di elezioni amministrative, è vero, ed è possibile che si riformi tra tutte le altre forze politiche, come già accaduto in passato, il sedicente “fronte repubblicano” per impedire la vittoria del FN al secondo turno.
Ma a prescindere da quello che accadrà al
ballottaggio, il risultato di ieri ha un fondamentale significato
politico.
La vittoria di Marine Le Pen, che ha incentrato le battaglie del suo partito nella critica all'Unione Europea, segna una sonora bocciatura per chi ha tramutato l'Europa in un comitato d'affari di lobbisti e usurai. Il popolo francese ha voluto denunciare l'incapacità di chi li governa (a Parigi come a Bruxelles) di dare risposte concrete alla crisi economica, all'impoverimento della classe media, all'emergenza sicurezza e ai grandi eventi storici che stanno investendo l'Europa: terrorismo e immigrazione su tutti.
Il Fronte
Nazionale con questa clamorosa affermazione si candida a conquistare
l'Eliseo alle elezioni presidenziali del 2017. Il terremoto si sentirà
presto anche in Italia e in Europa, perché è iniziato il riscatto dei
popoli europei decisi a riprendersi la propria sovranità e la propria
libertà. Anche in Italia.