da ilgiornale.it
“Colle Oppio non è morosa”. Ma tutto può
succedere in una città governata da un’amministrazione nella quale la
mano destra non sa cosa fa la sinistra.
Si difende Federico Mollicone, presidente del “Circolo FdI - An Istria e Dalmazia” di via delle Terme di Traiano, parlando di “sgombero ad orologeria, messo a segno per interferire con il voto di Ostia”.
Stamattina, alle prime luci dell’alba, la macchina comunale si è mossa. Senza preavviso. Secondo il sindaco di Roma, Virginia Raggi, in nome del “ripristino della legalità”. “Un’affermazione grottesca”, ribatte Mollicone sentito da IlGiornale.it,
“la nostra presenza è sempre stata un deterrente allo spaccio, alla
criminalità e al degrado del territorio. Bisognerebbe scrivere pagine e
pagine sul ruolo che, in questi anni, ha avuto Colle Oppio, diventando
il punto di riferimento per un intero rione, l’Esquilino”. Ed ancora:
“Perché la Raggi tollera centinaia di occupazioni illegali da parte dei
centri sociali, centinaia di moschee abusive e colpisce la prima sede
del Msi in Italia?”.
Anche l’accusa di morosità viene respinta al
mittente. “Il sindaco non sa neppure comunicare con i suoi uffici, prima
di fare proclami trionfalistici dovrebbe informarsi”. La morosità,
sostengono da via delle Terme di Traiano, “è una bufala”. I canoni
dovuti sarebbero stati pagati circa un anno e mezzo fa ed il nuovo
contratto di locazione era in fase di definizione. Insomma, un passo
falso. Ma soprattutto, “un oltraggio alla storia della destra italiana”.
Proprio quel rudere, infatti, è stato strappato all’abbandono e
all’incuria nel lontano 1946 dagli esuli giuliano dalmati in fuga dalle
purghe di Tito.
È il primo circolo del Movimento Sociale
ad alzare la saracinesca. Attraversa tutte le stagioni politiche, anche
gli anni più bui, quelli di piombo, senza mai rinunciare al ruolo di
cinghia di trasmissione tra il territorio e il “palazzo”. “Settant’anni
di storia d’Italia spazzati via da un mero calcolo politico”, secondo
Mollicone. A pochi giorni dal voto di Ostia dove, al ballottaggio,
sembrano destinate a scontrarsi la pentastellata Di Pillo e la meloniana Picca.
“Ma non finisce qui”. Colle Oppio non si sbottona ma promette
battaglia. “Abbiamo resistito alle bombe e alle Brigate Rosse, non ci
lasciamo certo intimidire da un sindaco che non sa rispettare la storia
della sua città”.
Elena Barlozzari