Quest’anno
ricorre il centenario della vittoria della I Guerra Mondiale, in
seguito alla quale l’Istria, Zara e poi Fiume entrarono a far parte del
territorio italiano, completando il processo risorgimentale unitario.
Per ricordare questa ricorrenza abbiamo deciso di interrogarci non
soltanto sulla storia del confine orientale ma su quell’elemento che ci
rende popolo: l’italianità.
Un’identità fatta
di lingua, cultura, tradizione, storia comune, comune sentire, che
rappresenta il presupposto stesso per l’amore per la nostra terra e per
la nostra gente.
Un’identità che interessò anche quanti, in Istria e
Dalmazia, in seguito alla II Guerra Mondiale, non potendo accettare di
sentirsi ospiti in casa propria decisero – anche in conseguenza delle
persecuzioni titine – di rifugiarsi nella Madrepatria. Abbiamo perciò
voluto sottolineare come sia importante riscoprire questo legame, in
virtù del quale centinaia di migliaia di istriani hanno scelto la
destinazione del proprio esilio.
Abbiamo provato a raccontare tutto
questo in un manifesto in cui Nazario Sauro, l’eroe italiano e istriano
della Grande Guerra, compare al fianco di Dante Alighieri, simbolo
indiscusso e invidiato della nostra grande identità nazionale.
Ad
accomunare i due personaggi, le cui vite furono temporalmente e
geograficamente così distanti, fu proprio la comune appartenenza e
dedizione all’italianità, al comune sentire della grande famiglia degli
italiani che prescinde dal tempo, dallo spazio e dai confini degli
Stati.
"Comitato 10 Febbraio"