da secoloditalia.it
Portare un grande spinello di carta a Palazzo Chigi da consegnare rabbiosamente a Renzi. Senza tregua la battaglia di Fratelli d’Italia- Alleanza nazionale. Un gruppo di militanti ha manifestato davanti la sede del governo a pochi minuti dall’avvio del consiglio dei ministri, per protestare contro il decreto stupefacenti che ha ricevuto il via libera finale alla Camera. L’obiettivo era quello di consegnarlo al premier ma la sicurezza della piazza è intervenuta, impedendone l’ingresso. La protesta è proseguita tra slogan e manifesti soprattutto contro Renzi, il “pusher di frottole” come lo ha definito Fabio Rampelli, un premier che “Vende fumo emaniente lavoro”, recita un manifesto. Intanto in rete l’hastag lanciato su twitter – #renziaccanna – è tra i più gettonati delle ultime ore. A piazza colonna arriva anche il presidente dell’Assemblea di Fli, Ignazio La Russa, con una proposta: «Facciamo l’analisi del capello a tutti i parlamentari in modo da verificare se c’è chi ha fatto uso di droghe negli ultimi sei mesi». Il decreto legge sulle droghe «di fatto apre la strada per la liberalizzazione delle droghe leggere». Si tratta di «una marcia indietro di 15 anni», spiega. «Già due volte come capogruppo di An proposi ai parlamentari di tutti i partiti di sottoporsi al test volontario del capello che permette di scoprire l’uso di droghe negli ultimi sei mesi». Con La Russa era presente in piazza Fabio Rampelli. I due esponenti di Fratelli di Italia sottolineano come Ncd abbia votato a favore del provvedimento. «Continua a definirsi di centrodestra anche se nei fatti vota leggi di sinistra. Non è la prima volta – conclude La Russa – hanno votato anche a favore del provvedimento sull’immigrazione e allo svuotacarceri».