da laziocom.com
''Lo scandalo del Lazio e la crisi dei partiti ci dovrebbero insegnare che il male assoluto e' la cooptazione. L'Italia ha bisogno di idee e di persone libere, oneste, non dei leccapiedi. La degenerazione e' figlia delle oligarchie dei partiti''. Lo dice Giorgia Meloni in un'intervista alla Stampa.
Per l'ex ministro e' ''semplicistico dire 'azzeriamo tutto', 'rottamiamo la classe dirigente''', il problema a suo avviso ''non e' anagrafico, anche perche' - afferma - se la selezione della nuova classe dirigente avviene attraverso i casting, la bellezza, la telegenia, i curricula e le liste bloccate, siamo punto e a capo''.
Giorgia Meloni invita a ''rompere i chiavistelli che tengono chiuse le porte delle segreterie di partito: tutte le decisioni devono passare da consultazioni popolari - precisa -. La selezione delle candidature, da quella del premier a quelle dei parlamentari, dei consiglieri regionali fino ai sindaci, deve avvenire attraverso le primarie. Non capisco il nervosismo di alcuni dirigenti del Pdl quando dico che anche la candidatura alla premiership di Berlusconi deve passare per le primarie, ma cos'e', lesa maesta'? Se fossi in Berlusconi pretenderei di essere scelto con le primarie. Poi le preferenze, che e' il metodo che consente di far scegliere gli eletti agli italiani. Almeno fino a quando i partiti funzioneranno davvero''.
Anche il futuro candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio ''deve essere deciso dai cittadini con le primarie. Nessuno dovra' deciderlo nella stanza di un palazzo romano''.
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