da ilgiornale.it / di Elena Barlozzari
Visita del presidente francese Emmanuel Macron
alla Domus Area, nel centralissimo parco di Colle Oppio, ma Fratelli
d'Italia polemizza: "Colle Oppio continua ad essere una landa desolata
approdo di bivacchi e discarica a cielo aperto"
A Monsieur le président Roma piace “beaucoup” e cioè “molto”. Queste le prime, fugaci impressioni di Emmanuel Macron che, stamattina, ha visitato la Domus Aurea assieme al premier Paolo Gentiloni e al ministro della Cultura Dario Franceschini.
Tutti stretti nei cappotti scuri,
sorridono per la photo opportunity di rito e si lasciano alle spalle la
grande bellezza del Colosseo.
È stata una “visita sublime” ha detto Macron
al termine del tour della reggia di Nerone: 40 minuti a passeggio nel
tempo e poi via verso Palazzo Chigi. Non c’è tempo per guardasi attorno e
per rendersi conto che, al di là delle stanze d’oro dell’imperatore,
“Colle Oppio continua ad essere una landa desolata, approdo di bivacchi e
discarica a cielo aperto, frutto del lassismo di questa
amministrazione”. Con queste parole gli esponenti di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo e Stefano Tozzi,
rispettivamente consigliere comunale e capogruppo del Municipio I,
hanno approfittato dei riflettori momentaneamente puntati sul parco
archeologico per denunciarne il degrado: “Un’area di pregio lasciata
alla mercé di abusivismo e illegalità”.
Proprio in quel giardino,
Fratelli d’Italia aveva una sede, la storica sezione di via delle Terme
di Traiano, ma ora non c’è più. Era “l’unico presidio sociale del
parco”, troppo spesso al centro della cronaca cittadina che lo ha ormai
eletto crocevia di spaccio e delinquenza, ma il sindaco Raggi, due mesi
fa, ha costretto i militanti a fare fagotto. Resta invece chi dorme tra
la vegetazione, chi bivacca, chi si rifugia nelle aree cantierizzate
accendendo fuochi tra le rovine romane e trasformando i quattro angoli
della villa in una toilette en-plein-air.
“Possibile – si chiedono
i due esponenti – che nessuno comprenda le potenzialità di valorizzare
un sito 365 giorni l’anno?”. Durissimo anche Federico Mollicone,
responsabile della cultura e della comunicazione di FdI, che si domanda
se il ministro Franceschini “ha mostrato a Macron anche i bivacchi
sopra i mosaici e i disperati che vivono accampati tra i resti
archeologici, i giardini devastati e i ruderi che si sbriciolano”.
Chissà come avrebbe reagito il numero uno dell’Eliseo.