da ilgiornale.it
Uomini di un'associazione finanziata da Soros avrebbero redatto una parte del programma grillino sui migranti. Ecco chi sono.
Gli "uomini di George Soros" avrebbero contribuito a scrivere il programma di governo del Movimento 5 stelle riguardante i migranti: l' "accusa" proviene da Francesca Totolo che, su Il Primato Nazionale, ha scritto un articolo che dimostrerebbe i legami intercorsi tra la Open Society Foundations e la redazione di parti del documento grillino riguardante i fenomeni migratori.
"Il secondo punto - ha sottolineato la
giornalista - cioè "Il ricollocamento dei richiedenti asilo" è stato
redatto da Maurizio Veglio, noto avvocato tra i membri di ASGI
(Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione)", ma questa
associazione, sempre secondo quanto scritto in questo articolo,
sarebbe stata fondata e finanziata dalla Open Society Foundations.
"L'ASGI - ha continuato la Totolo - ha aderito a numerose campagne
pro-immigrazione e pro-ius soli tra le quali "L’Italia sono anch’io,
campagna per i diritti di cittadinanza", "Out of Limbo" per la
promozione dei diritti dei rom apolidi o a rischio apolidia, "Ero
straniero – L’umanità che fa bene", "Non aver paura. Apriti agli altri,
apri ai diritti", e molte altre, in collaborazione con associazioni
religiose (Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Centro Astalli,
Comunità di Sant’Egidio), altre associazioni e organizzazioni sorosiane
(A Buon Diritto, CIR, ARCI, Amnesty International, Antigone), Partito
Radicale e diversi esponenti del Partito Democratico". L'ente in
questione, insomma, sarebbe concretamente impegnato in una serie di
iniziative volte a favorire l'accoglienza dei migranti. E fin qui, nulla
di strano. Quello che pare emergere, però, è un collegamento diretto
tra alcune parti del programma sui migranti del Movimento 5 stelle e
l'ASGI, la stessa associazione che, come si legge qui, non disdegnerebbe fare spesso causa ai sindaci di centrodestra.
Il
punto 3, ad esempio, cioè quello riguardante le "Commissioni
territoriali", ovvero la competenza sulle decisioni di attribuzione
dello status di profugo dei richiedenti asilo, sarebbe stato scritto da
Guido Savio, un altro avvocato di ASGI. Le tesi di Savio sarebbero già
contenute all'interno di un documento dell'associazione di cui fa parte e
tenderebbero a muoversi su direttrici politiche "globaliste", quindi
molto lontane dalla titolazione del programma pentastellato, che invece
recita: "Immigrazione: Obiettivo sbarchi zero – L’Italia non è il campo
profughi d’Europa". Una titolo, dunque, che nasconderebbe in realtà una
sorta di "inganno". Il punto 4, ancora, è stato "redatto" da Nancy
Porsia, che la Totolo definisce come una "giornalista esperta di Medio
Oriente e Nord Africa e collaboratrice di diverse testate italiane e
straniere molto mainstream media".
Questi redattori del programma, secondo quanto appreso da alcune fonti de IlGiornale.it,
sarebbero stati chiamati dai grillini in quanto esperti in materia
d'immigrazione. Consulenti, forse, ma non direttamente esponenti
politici del partito di Beppe Grillo. Quest'ultima redattrice, poi, non
sarebbe direttamente riconducibile all'Open Society Foundations, ma
avrebbe vinto un "working grant", "Priorità europee, realtà libiche",
che sarebbe stato assegnato da Journalismfund, che sarebbe un'altra
organizzazione finanziata da Soros, ai fini di "stimolare il giornalismo
transfrontaliero in Europa".
Per la Totolo, insomma, ci sono pochi
dubbi: "Quindi i punti 2, 3 e 4 del programma immigrazione del Movimento
5 Stelle sono legati da un filo rosso: l’Open Society Foundations di
George Soros", ha sottolineato la giornalista. Un programma di governo,
in sintesi, dove sarebbe difficilmente riscontrabile l'intenzione
paventata di far sì che l'Italia non continui ad essere "il campo
profughi d'Europa".