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Venezia avvolta dal tricolore, con diecimila persone in piazza. La città
lagunare si è presentata così nel giorno della riuscita manifestazione
di Fratelli d’Italia. Il corteo, guidato da Giorgia Meloni e da Ignazio La Russa, contro la politica del governo Renzi
e sui temi della sicurezza e contro il malaffare e la corruzione ha
attraversato le vie e i calli della città. Partito dalla stazione
ferroviaria ha toccata vari punti della città lagunare fino a campo San
Geremia dove è stato tenuto il comizio conclusivo. Alla manifestazione
hanno partecipato migliaia di persone. Una folta presenza popolare che
ha confermato il successo della iniziativa. E confermato la voglia di
opposizione che sale nel Paese nei confronti del governo guidato da
Matteo Renzi.
Fratelli d'Italia con il benzinaio Stacchio
Più volte durante la manifestazione che Fratelli d’Italia ha tenuto
questo pomeriggio a Venezia è risuonato il nome del benzinaio di Nanto Graziano Stacchio,
che ha sparato nelle scorse settimane al rapinatore di una gioielleria,
uccidendolo. “Graziano Stacchio ce l’ha insegnato, legittima difesa non
è un reato” è lo slogan ripetuto dai partecipanti al corteo insieme
all’invocazione “di uno Stato che protegga e non che condanni chi si
difende”.
La crisi del Paese al centro dell'intervento della Meloni
Il tema del fisco, quello della immigrazione, la crisi profonda dalla
quale si fatica ad uscire e che colpisce soprattutto il ceto medio e il
mondo delle piccole medie imprese, l’artigianato, il commercio, i
problemi di ordine pubblico e il terrorismo internazionale alimentato
dal fondamentalismo islamico sono stati affrontati da Giorgia Meloni nel
comizio finale.
Il commovente ricordo dei Marò
Sul palco anche Gianluca Salviato, il tecnico veneziano
che era stato rapito in Libia nei mesi scorsi, che ha concluso il suo
intervento con la frase ‘Viva l’Italia’. Nel corteo, caratterizzato da
striscioni, anche slogan in ricordo dei Marò trattenuti
in India. In un’altra zona di Venezia, in campo Santa Margherita,
contemporaneamente, gruppi dei centri sociali, formazioni della sinistra
e rappresentanti dell’Anpi hanno dato vita a una
‘contromanifestazione’. Le forze dell’ordine hanno seguito le due
iniziative, secondo un piano predisposto dal questore Angelo Sanna.