sabato 2 gennaio 2016

Nuovo mercatino a Piazza Navona, un suk regno degli abusivi...


da iltempo.it

Piazza Navona si trasforma in suk sotto le feste di Natale. Anzi, no. Perché i suk, quelli veri, sono delle realtà saldamente ancorate alle tradizioni e alle culture del territorio; tutto quello che manca a questa piazza Navona 2.0. Del suk ha preso l'aspetto che a noi occidentali può dare più fastidio, la confusione e l'ha fatto diventare legge: a piazza Navona ognuno può fare quello che vuole. E allora, mentre il I Municipio presenta in pompa magna le onlus che hanno partecipato e vinto il bando e che hanno preso il posto dei mancati banchi commerciali e dei presepi, poco più in là ci sono decine di abusivi che vendono borse, porta selfie, sciarpe e occhiali da sole, mimi di ogni genere, artisti di strada con le bombolette spray, cinesi con banchetti di bigiotteria e altra paccottiglia. Nulla che ricordi neanche lontanamente lo storico mercatino della Befana, appuntamento amato dai romani e soprattutto dai bambini. Infatti di bambini se ne vedono pochissimi e quasi tutti ammassati sul lato della piazza dove ci sono le postazioni degli spettacoli viaggianti, giostra inclusa, la cui idoneità a stare lì è stata messa in discussione qualche mese fa dai vigili urbani, nonostante dal Municipio continuino a ripetere che ìgli uffici hanno svolto tutti gli accertamenti del caso».
Fatto è che sulla piazza da oggi monteranno gli stand di alcune delle più importanti onlus tra cui Unicef, Croce Rossa, Greenpeace e Sant'Egidio, mancherà lo stand del Gay center, forse per il polverone di polemiche che l'iniziativa aveva suscitato, si cercherà di dedicare qualche gioco e qualche laboratorio ai bambini per circa 4 ore ogni giorno fino al 6 gennaio, con l'obiettivo di archiviare le polemiche e guardare al futuro perché, come ha dichiarato a Il Tempo la presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi, «da domani si pensa al prossimo bando».
Soddisfatto Gianfranco Mascia dei Verdi che ha fortemente voluto le onlus in piazza ma che non può fare a meno di sottolineare il dispiacere per «la mancanza di artigiani del presepe a piazza Navona». A rappresentarli c'è Paolo Padovani, presidente dell'associazione Fiera di Piazza Navona e preseparo storico. Arriva con un presepe fatto con le sue mani e continua a ripetere «mi hanno detto dal Municipio che non eravamo in possesso dei requisiti di qualità, questa non è qualità forse?». Poi la presidente Alfonsi lo avvicina e gli dice che devono iniziare la conferenza, lui ascolta le sue parole dal palco ma poco più tardi se ne va, perché ha accusato un leggero malore. Alfonsi si dichiara contenta del lavoro svolto ma poi si rammarica p er «la non presenza degli artigiani sulla piazza», anche se si affretta a sottolineare che «sono stati loro a non voler montare l'anno scorso, forse se lo avessero fatto oggi starebbero qui, come la giostra». Gli stand intanto sono lì, a zero costi per l'amministrazione ma anche a zero ricavi, visto che non hanno pagato l'occupazione di suolo pubblico. Lì ci sono gli spettacoli viaggianti, che non hanno affatto, come avevano invece dichiarato, tolto di mezzo fucili e pistole a salve, nonostante l'invito a farlo di Tronca. Il motivo? Lo spiega l'assessore al commercio Jacopo Pescetelli «non si può fare amministrativamente». Perché quelle postazioni hanno vinto un bando per l'attività che svolgono e se cambi qualcosa in corso d'opera devi modificare loro il titolo. Si è scoperto solo adesso? In piazza c'è pure il Babbo Natale che aveva vinto il bando ma che non potrebbe esserci visto che il bando è stato sospeso. Ma lui sintetizza bene il perché è arrivato con tanto di slitta e palloncini, sebbene il Natale sia già passato «tanto in piazza, di tradizionale, non è rimasto più nulla”.