da liberoquotidiano.it
"Noi chiediamo che lo Stato risarcisca le vittime dei reati commessi da
persone che non dovevano essere lì in quel momento, dunque beneficiari
di svuota carceri e clandestini. Se liberi per incapacità dello Stato di gestire determinate emergenze, è
giusto che paghi lo Stato e risarcisca le vittime". È la proposta di Giorgia Meloni, uno dei punti centrali del "pacchetto sicurezza" messo a punto da Fratelli d'Italia-An. "Sfidiamo il governo a valutare questo pacchetto - dice la presidente di Fdi-An -, ci accusano sempre di soffiare sul fuoco della demagogia e della propaganda, queste sono proposte concrete". Per la Meloni, "la
sicurezza è una precondizione di libertà, lo strumento principe che lo Stato ha per difendere i più deboli. Con questo pacchetto, cerchiamo di intervenire a 360 gradi", partendo dalla "certezza della pena, un principio che vogliamo ripristinare. In Italia ci sono stati 5 decreti svuota-carceri in 4 anni, in galera non ci si finisce più. Noi vogliamo combattere il lassismo buonista che ha finito per farci trovare davanti a uno Stato più vicino ai carnefici che alle vittime". "Nell'ultimo anno - rimarca - tra i denunciati a piede libero gli stranieri sono stati il 54,2%, tra gli arrestati il 62%, tra i detenuti il 42,3%".
Il registro delle moschee - Il pacchetto, come ricordato in conferenza stampa dall'ex ministro Ignazio La Russa, prevede anche "l'istituzione del registro pubblico delle moschee" e disposizioni in materia di imam: tra queste l'obbligo dell'uso della lingua italiana durante i sermoni. "L'incremento della spinta terroristica legata al fondamentalismo islamico e la crisi economica - rimarca il capogruppo alla Camera Fabio Rampelli - costituiscono un combinato disposto che dovrebbe convincere anche i più riottosi a intervenire sul fronte sicurezza".
giusto che paghi lo Stato e risarcisca le vittime". È la proposta di Giorgia Meloni, uno dei punti centrali del "pacchetto sicurezza" messo a punto da Fratelli d'Italia-An. "Sfidiamo il governo a valutare questo pacchetto - dice la presidente di Fdi-An -, ci accusano sempre di soffiare sul fuoco della demagogia e della propaganda, queste sono proposte concrete". Per la Meloni, "la
sicurezza è una precondizione di libertà, lo strumento principe che lo Stato ha per difendere i più deboli. Con questo pacchetto, cerchiamo di intervenire a 360 gradi", partendo dalla "certezza della pena, un principio che vogliamo ripristinare. In Italia ci sono stati 5 decreti svuota-carceri in 4 anni, in galera non ci si finisce più. Noi vogliamo combattere il lassismo buonista che ha finito per farci trovare davanti a uno Stato più vicino ai carnefici che alle vittime". "Nell'ultimo anno - rimarca - tra i denunciati a piede libero gli stranieri sono stati il 54,2%, tra gli arrestati il 62%, tra i detenuti il 42,3%".
Il registro delle moschee - Il pacchetto, come ricordato in conferenza stampa dall'ex ministro Ignazio La Russa, prevede anche "l'istituzione del registro pubblico delle moschee" e disposizioni in materia di imam: tra queste l'obbligo dell'uso della lingua italiana durante i sermoni. "L'incremento della spinta terroristica legata al fondamentalismo islamico e la crisi economica - rimarca il capogruppo alla Camera Fabio Rampelli - costituiscono un combinato disposto che dovrebbe convincere anche i più riottosi a intervenire sul fronte sicurezza".