domenica 30 dicembre 2012

E' sempre colpa tua!


da laboratorioaslan.blogspot.com

La necessità di non andare avanti da soli, si profila come l'unica speranza per il cambiamento che sì, deve partire anzitutto da noi stessi ma non può fermarsi, circoscritto, nella nostra coscienza. 

Sindrome da delega: Fa rabbrividire la volontà, decelera l'entusiasmo e amputa la speranza. Siamo tutti coinvolti in un processo di de responsabilizzazione, viviamo nella perenne necessità di un commissariamento coatto. Diamo sempre la colpa agli altri, dalla Politica nazionale, all'economia, fino ad arrivare alla gestione del condominio la ventata di sfiducia ha toccato percentuali altissime. Crediamo di non farcela e soprattutto siamo convinti che le ragioni delle nostre condizioni provengano esclusivamente dall'esterno. Umberto Tozzi e Gandhi, cos'hanno in comune? La canzone "Gli altri siamo noi" assomiglia tanto alla frase pronunciata dal mahatma nemico degli inglesi " Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo" eppure, nonostante il concetto possa sembrare abbastanza semplice, passiamo la metà delle nostra vita a cullarci sull'amaca del lamento, se pure fosse vero che questa vita facesse schifo,  passando metà della stessa a raccontarlo può solo che peggiorare. Politica, economia, società e famiglia, sono la diretta conseguenza dei nostri comportamenti, sono lo specchio, forse un po' opaco, che ritrae i nostri volti scontenti.
Funziona un po' come per la legge di gravità, tanto più siamo convinti che qualcosa stia per avvenire quanto avviene per davvero! Specie se ciò che deve avvenire è qualcosa di negativo e allora, perché continuare a frustrarci in questo modo? Se solo i nostri nonni sapessero che noi abbiamo ascensori, macchine, cellulari, vestiti per coprirci, pane e acqua tutti i giorni e ci mettiamo a urlare perché c'è stato un blackout nella metro ci piglierebbero a schiaffoni e non farebbero affatto male! 
In effetti, quanti calci (emotivi, si intende) daremmo a tutti coloro che sono perennemente scontenti? Per tutelare le nostre docili caviglie non possiamo fare altro che esportare gioia, essere contagiosi, pacche sulle spalle a volontà, risa ed entusiasmo, non possiamo di certo cadere nella trappola anche noi! 
"La parola d'ordine è una sola categorica e impegnativa per tutti" mica è una frase detta così a caso, si, poi la guerra l'abbiamo persa ma forse perché c'era troppa gente che si lamentava!