da secoloditalia.it
Adesso chissà quante glie ne diranno a Viktor Orban, il primo leader
europeo che “osò” qualche tempo fa, chiedere alla Ue una gestione
intelligente e pianificata dei clandestini.
Finché, data l’inettitudine e
l’inerzia di Bruxelles, non fu costretto a chiudere i confini
all’invasione. Adesso che un’altra novità: il governo nazionalista
ungherese sta pensando di introdurre corsi obbligatori di “educazione
militare e patriottica” nelle scuole.
Lo ha annunciato il segretario di
Stato per l’Istruzione Zoltan Marusza, citato oggi dal quotidiano Magyar Idok. Il
governo di Vikor Orban aveva già deciso in luglio di aggiungere
una componente militare ai corsi di ginnastica. Ma il progetto esposto
oggi va anche oltre: l’educazione “militare e patriottica” riguarda
“i contenuti, la percezione della vita, la storia e la geografia”, ha
spiegato Marusza. Già a luglio, associazioni di genitori e insegnanti
erano insorte parlando di scuola “militarizzata”. E il progetto di
aprire 200 poligoni di tiro per far esercitare i giovani aveva
alimentato ulteriori polemiche. Al momento l’educazione militare viene
offerta come materia opzionale in alcune scuole ungheresi, ma presto le
cose cambieranno.